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         Fontana a Muro   
          
          
          
        Piazza
        Augusto Imperatore 
          
          
      
      Visitando
      piazza Augusto Imperatore colpisce quanto sia vuota di persone e preclusa
      al vissuto degli utenti. E' un vuoto non creativamente pensato, in mezzo
      al quale troneggia un rudere scuro, estraneo, spaesato, decapitato e
      buttato lì a casaccio: il Mausoleo
      di Augusto. Come rotolato da una colossale ghigliottina e
      dimenticato in terra dal boia; qualche cipresso gli spunta in cima e
      tutt'intorno una desertica desolazione accuratamente sbarrata da neri
      edifici, portici schiacciati e smisuratamente alti, soffocanti, sotto i
      quali si sosta o si cammina con fastidio.  
      E' in questo scenario che troviamo, addossate ad un muro sulla sinistra,
      due fontane dove, sopra di esse, figura una roboante scritta in latino
      posta tra due figure femminili alate che sostengono il fascio littorio e
      che alla fine indica la data MDCCCCXL A F.R. XVIII.   La
      scritta, tradotta dal latino, dice: 
       
      " Mussolini duce dichiarò questo luogo, dove gli spiriti di Augusto
      volano per i cieli, 
      adatto per adornare i costumi dell'umanità, dopo che il mausoleo
      dell'imperatore è  
      stato sottratto dalle tenebre dei secoli, le membra disperse restituite
      all'altare della 
      pace ed eliminate le antiche inadeguatezze con le più lucenti stanze di
      quest'edificio". 
       
      Le fontane sono costituite da quattro bocchette bronzee che versavano
      acqua all'interno di una vasca rettangolare molto allungata. Entrambe le
      fontane sono inattive da molto tempo. 
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