|
L'antica famiglia dei Millini ebbe tra i
suoi membri vari conservatori di Roma, avvocati concistoriali, vescovi e
cardinali. Durante il sec. XV i Millini, che ebbero un villa a Monte
Mario e poi un palazzo al Corso (Palazzo Cesi a S. Marcello),
possedevano numerose case sui due lati dell'attuale Via di S. Maria
dell'Anima, chiamata Via Millina. L'attuale Palazzo Millini fu
costruito, sotto il pontificato di Sisto IV, da Pietro Millini, che
restaurò l'antica torre gentilizia (forse del sec. XIII). L'edificio
ebbe una disposizione ad angolo retto, tipica dei palazzi includenti una
torre più antica, con facciate su Via di S. Maria dell'Anima e su Via
di Tor Millina.
La torre, a quattro piani, ha sul lato settentrionale una finestra per
piano; la zona basamentale era originariamente cieca. La torre termina
con un ballatoio aggettante sostenuto da beccatelli a doppia mensola,
con caditoie, coronamento di merli ghibellini a pinne curvilinee e
copertura a tetto. In alto, con caratteri in terracotta, si legge il
nome: Millina. I corpi di fabbrica ai lati della torre avevano
due piani con due finestre. In quello verso Via di Tor Millina si apriva
un portale, ancora esistente.
Mario Millini, figlio di Pietro, in occasione delle sue nozze con
Ginevra Cybo nipote di Innocenzo VIII, avvenute nel 1491, fece decorare
esternamente la torre e il palazzo con pitture a monocromo sottolineate
da graffiti. Sugli edifici ricorrevano divinità marine, nudi femminili,
cavalli marini, cornucopie, bucrani, mascheroni e (su Via dell'Anima),
un grande stemma di Sisto IV a colori. La torre era decorata con stemmi,
candelabri, girali e motivi ornamentali. Sembra che i merli portassero,
alternati, gli stemmi Millini e Cybo. Ora sono leggibili, sui due lati,
resti del fregio con cornucopie e bucrani; una metà dell'arme papale si
vede appena.
|