Il
Museo delle Antichitį Etrusche ed Italiche, fondato da Massimo Pallottino negli
anni '50 e ubicato nella Facoltį di Lettere e Filosofia, possiede un cospicuo
numero di materiali originali, calchi, modelli, plastici e pannelli didattici.
L'esposizione, di recente aggiornata, é articolata in diverse sezioni
illustranti la storia, l'epigrafia, la cultura materiale, l'architettura, i
culti e le manifestazioni artistiche delle civiltį etrusca e italiche nel I
millennio a.C
Il
Museo espone, tra l'altro, un gruppo di materiali attestanti una delle
manifestazioni caratteristiche del costume delle aristocrazie dell'area
medio-tirrenica in etį orientalizzante ( metį del VII secolo a.C.): il consumo
del vino.
Nelle deposizioni dei personaggi emergenti, accanto agli altri elementi
destinati all'esibizione del prestigio familiare, quali armi da parata, arredi e
fastosi ornamenti in metallo prezioso, un posto privilegiato é occupato dal
servizio per il vino.
L'adozione di tale bevanda durante il banchetto e la conseguente produzione di
nuove forme vascolari riprese dal repertorio greco (oinochoai, kantharoi,
kotylai, kyathoi-attingitoi, ecc.), nel corso dell'VIII secolo a.C., si deve
all'incontro delle popolazioni indigene con i coloni greci euboici stanziatisi
nel golfo di Napoli (Pithekoussai, Cuma), che diffondono in Occidente i modi di
vivere dei dinasti orientali. Il vino, miscelato ad acqua, era contenuto in
grandi crateri ed olle, per lo piś in impasto o argilla non depurata, posti su
sostegni di dimensioni diverse, denominati holmoi, generalmente fittili ma
attestati anche in bronzo.
Gli esemplari di impasto, generalmente rosso, possono essere dipinti con ornati
geometrici o decorativi a traforo per lo piś con motivi a freccia. La loro
diffusione interessa tutte le comunitį dell'Italia medio-tirrenica (Campania,
Lazio e Toscana), ma una particolare concentrazione é attestata nel territorio
falisco-capenate (Civitacastellana, Calcata, Capena).
Completano il servizio una serie di vasi, realizzati in ceramica fine (impasto
bruno sottile o bucchero) atti ad attingere (piccolo kyathos), versare (oinochoe)
e bere (kotyle).
|