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Museo di Anatomia Comparata

 

 

All'interno dell'Università degli studi della Sapienza

 

Piazzale Aldo Moro, 5


Tel. 0649911

M Castro Pretorio

 BUS  71  492

 

Il Museo di Anatomia Comparata trae le sue illustri origini dalle collezioni iniziali presenti nell’Archiginnasio Pontificio del 1805. E’ infatti nell’otttocento che si costituiscono le preziose collezioni osteologiche che oggi possiamo ammirare. La varietà delle specie animali, alcune divenute oggi rare e rigorosamente protette, conferiscono alle collezioni un inestimabile valore scientifico museale. Nella sua lunga storia questo nucleo iniziale si viene via via arricchendo di preziosi contributi per opera di vari studiosi. Nel 1870, con la presa di Roma, le collezioni pontificie trovano nuova sistemazione come Museo annesso al Gabinetto di Zoologia ed Anatomia Comparata. Esso riceve in dote anche parte delle preziose collezioni provenienti dal Museo Naturalistico del Collegio Romano, costituito attorno al 1650 da Attanasio Kircher. Di lì a poco (1873) con lo sdoppiamento del Gabinetto e del relativo Museo in due distinti istituti scientifici, ha luogo l’atto di nascita degli attuali Musei di Zoologia e di Anatomia Comparata.

Il Museo si articola in un corridoio (A) e tre sale:
sala Collezione Didattica (B)
sala Cetacei (C)
sala Grassi (D).
La galleria di ingresso utilizza un corridoio di 20 metri ed ospita scheletri di grandi mammiferi tra i quali un ippopotamo, e, sospeso alla volta, un capodoglio. Le vetrine, su entrambe le pareti, illustrano i principi e i problemi dell’Anatomia Comparata, volti ad evidenziare gli aspetti funzionali ed evoluzionistici che condizionano la forma animale.


La collezione Didattica

In questa sala, i materiali sono ordinati nelle vetrine secondo i sistemi e gli apparati organici. Il criterio espositivo è prevalentemente didattico. Gli studenti dei corsi di laurea in Scienze Biologiche e in Scienze Naturali trovano qui, adeguatamente illustrato, il materiale necessario per la loro preparazione in Anatomia Comparata.

La sala Cetacei

La sala Cetacei si impernia attorno allo scheletro di una grande balenottera comune (Balaenoptera physalus) della lunghezza di 20 metri, presentata in due segmenti: cranio, gabbia toracica e colonna lombare nel primo tronco, colonna caudale nel secondo. Alle pareti della sala sono poi collocati altri materiali cetologici e pannelli illustranti la biologia dei Cetacei e i problemi di conservazione e di gestione naturale di questi affascinanti e colossali mammiferi.

La sala Grassi

La sala prende il nome da Battista Grassi, il massimo zoologo che ebbe l’Italia nell’ultimo secolo, al quale si deve la scoperta dell’insetto portatore della malaria. Grassi fu direttore dell’Istituto di Anatomia Comparata dal 1895 al 1925. Questa sala ospita una collezione di strumenti per la ricerca anatomica di grande interesse storico scientifico, databili tra la fine del Settecento e gli inizi del Novecento. Si tratta di microscopi, microtomi, apparati microfotografici, compassi anatomici e dispositivi da disegno. A questo materiale si aggiunge una collezione di cere anatomiche tedesche della seconda metà dell’Ottocento.