Palazzo Farnese

 

Palazzo Farnese

Piazza Farnese, 67

BUS   116

Chiuso al pubblico

 

 

Visita virtuale

 

 

Il futuro Papa Paolo III ossia il Cardinale Alessandro Farnese, acquistò il palazzo Ferriz nel 1495 e nel 1512 divenne proprietario di tutta una serie di parti limitrofe fino a raggruppare l’intera superficie su cui sorgerà la fabbrica del Palazzo. Nell'anno 1513 Antonio da Sangallo il Giovane ricevette l’incarico di progettare il nuovo palazzo. Il cardinale voleva due appartamenti per i suoi due figli Pierluigi e Ranuccio, uno avrebbe dovuto abitare nella parte anteriore e Ranuccio nella posteriore. Antonio da Sangallo si ispirò al modello di Palazzo Pitti di Firenze, un grande cubo con un cortile al centro e sui quattro lati del cortile gallerie aperte mediante arcate come sui tre livelli dell’elevazione.

I lavori iniziarono nel 1514 e furono interrotti durante il sacco di Roma del 1527 da parte dei lanzichenecchi di Carlo V. Ripresero nel 1541 con condizioni cambiate, Alessandro Farnese non era più cardinale ma era stato eletto Papa con il nome di Paolo III ed il figlio Ranuccio era morto. Quindi la divisione originaria in due appartamenti non occorreva più. Poi si trattava ora di costruire la residenza di un papa e non più di un semplice cardinale. Il Sangallo apportò delle modifiche, la più importante delle quali è sicuramente lo spostamento di una scala liberando un vasto ambiente che diventerà la bellissima sala d’Ercole, alta due piani. Davanti al Palazzo fu creata una grande piazza che conferì allo stesso una notevole maestosità e che nel 1544 fu completamente pavimentata a mattoni. 

Alla morte del Sangallo, nel 1546, i lavori del corpo di fabbrica della facciata erano in uno stato piuttosto avanzato. I lavori del cortile erano invece in una fase molto più arretrata. L’incarico fu allora affidato a Michelangelo che naturalmente volle lasciare la sua impronta nella realizzazione dell’opera, a cominciare dalla cornice di coronamento della facciata , e modificando anche la forma della finestra del balcone al centro ed infine disegnando il bellissimo stemma con le armi del papa che anticipa le invenzioni più originali del manierismo e del barocco. 

Il grande Michelangelo volle cambiare profondamente anche la struttura del cortile che Antonio da Sangallo aveva previsto con una elevazione delle arcate su tre livelli. Egli trattò ciascun livello in maniera diversa conferendo notevole originalità allo spazio aperto. 

Michelangelo aveva anche altre grandi idee ed ambizioni riguardanti la facciata posteriore del palazzo ed voleva realizzare un ponte sul Tevere che doveva collegare il palazzo ai giardini Farnese a Trastevere, insomma una grande e degna opera per un grande papa.  

Ma la morte di Paolo III, nel 1549, provocò una lunga interruzione dei lavori, soprattutto dovuta dalla scarsità di denaro dei suoi eredi. La costruzione del palazzo riprese nel 1565 sotto la direzione del Vignola (committente Ranuccio Farnese, nipote del papa, che però morì nel 1575).

Con il Cardinale Alessandro Farnese, che di Paolo III era il nipote, finalmente, si portarono a termine i lavori del Palazzo affidandoli a Giacomo della Porta che essenzialmente intervenne sulla parte posteriore che dà sul cortile. E, forse, è proprio questa la parte meno riuscita del Palazzo, realizzata in tempi diversi e da più architetti,con diverse concezioni e stili; prima da parte del Sangallo, poi di Michelangelo fino a concludere con il della Porta.

Oltre l’architettura complessiva, quello che ha reso celebre Palazzo Farnese sono gli splendidi affreschi che decorano pareti del piano nobile. 

Per esempio a differenza del Palazzo Farnese di Caprarola, in cui le pitture furono realizzate in un solo momento ed in maniera coerente, nel palazzo di Roma ogni stanza è stata concepita indipendentemente, in tempi diversi e da artisti diversi.
Oggi il Palazzo è sede dell'Ambasciata di Francia in Italia ed è visitabile solo su richiesta e con dovuta prenotazione.