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Museo Anatomico

 

Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini

 

P.zza Forlanini

 

Tel. 06.55180667

Ingresso gratuito

 

Un'esposizione di sezioni di corpi umani o feti affetti da malformazioni non può che far pensare ad unamacabra "galleria degli orrori". Eppure la conoscenza dal vivo del corpo umano è un utile strumento didattico e di conoscenza. Per questo da qualche anno alcune sale del Museo Anatomico, sorto nel 1941 per volontà di Eugenio Morelli all'interno dell'Ospedale Forlanini, sono aperte alla visita di un pubblico più vasto.

Il museo, particolarmente austero per la tipologia dei reperti conservati, ha un origine insolita e curiosa, da ricondurre nientemeno che agli improvvisati intrattenimenti che nell'ottocento e per i primo decenni del novecento si svolgevano nelle fiere e nelle piazze, dove si esibivano saltimbanchi e funamboli, burattinai e venditori ambulanti. Fra questi personaggi più o meno bizzarri c'era un austriaco, tale signor Grutzner, che girava con un carrozzone mostrando ceroplastiche di varie parti del corpo umano. Oltre alla curiosità popolare, questa insolita rappresentazione suscitò l'interesse del professor Morelli, che rimase talmente colpito dalle singolari creazioni da ingaggiare subito il tecnico per un lavoro scientifico. Grutzner all'epoca libero di sezionare e prelevare parti di cadaveri, iniziò a realizzare alacremente preparazioni e sperimentazioni di vario tipo, finchè non si ammalò e morì proprio a causa delle sostanze nocive usate.

Oggi, i nuclei principali del museo sono basati essenzialmente sul suo lavoro. La prima sala espone lo studio di Forlanini, il leggio ed alcuni suoi scritti. Poi, si entra nella sezione di Anatomia Umana Normale, dove vi è un'originale raccolta di Embriologia, in cui sono documentate, attraverso preparazioni autoptiche, le varie fasi di sviluppo intrauterino del feto, con tanto di membrane, cordone ombelicale e placenta. Vi sono inoltre quadri di morfologia teratologica, con alcuni mostri bicefali o affetti da malformazioni ed anomali varie.

Seguono le sezioni di Osteologia, Artrologia, Miologia, Angiologia e Neurologia, ancora oggi validi strumenti per medici e studiosi. Particolarmente interessante è la ricostruzione di un intero scheletro composto da sottili sezioni di ossa ed altre estrose opere del signore austriaco, utili per analizzare piani muscolari e strutture vascolari e nervose.

Singolare anche la raccolta di organi diafanizzati e di stampi bronchiali ottenuti con metodiche inedite di essiccazione, che a prima vista sembrano quasi alberelli o bonsai. Unico nel suo genere è un intero sistema nervoso, frutto di anni di lavoro, conservato in liquidi fissativi tra lastre di cristallo sigillate. La sala di Anatomia Topografica comprende invece 50 sezioni longitudinali e trasversali dell'intero corpo umano adulto ed un quadro di 22 sezioni pediatriche, realizzate da Grutzner nel 1945. Una vera intuizione, una sorta di TAC ante litteram, con la differenza, certo di non poco conto, che invece di radiogrammi si hanno di fronte vere sezioni umane dello spessore di 1 cm montate su pannelli mobili tali da consentire la visione da entrambi i lati.

Qui, termina la zona aperta a tutti. Le altre sono riservate agli addetti ai lavori. La sezione di Anatomia Patologica comprende più di 900 preparati anatomici prevalentemente di patologie dell'apparato respiratorio. Rilevanti i reperti relativi alla malattia tubercolare nell'era pre-antibiotica.

La sezione di Anatomia Radiologica è dedicata alla tubercolosi polmonare. La raccolta, intitolata ad Attilio Omodei-Zorini, allievo di Morelli, proponendo raffronti anatomo-radiologici dei più significativi aspetti lesionali, fornisce ancora oggi un'opportunità di orientamento diagnostico.

L'ultima sezione, quella di Anatomia Chirurgica, realizzata in epoca più recente, ha preso il nome di Niccolino Belli, che ha completato l'esposizione con quadri di patologia chirurgica dell'apparato respiratorio, utilizzando diapositive conservate nel museo ed esponendole in 11 diafanoscopi murali. La sala è attrezzata per convegni e seminari scientifici. Negli ultimi anni, in collaborazione con MUSIS (Museo della Scienza e dell'Informazione Scientifica) nel museo sono state effettuate visite guidate e campagne di sensibilizzazione ed educazione sanitaria per la prevenzione di patologie di vario tipo.