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Museo Canonica

 

Viale Pietro Canonica, 2

Tel. 068842279

BUS  88  95  490  495

 

E’ un singolare edificio che deve il nome di "La Fortezzuola" alla sua particolare foggia, Cittadella di ispirazione medievale, risultato della trasformazione architettonica operata sul finire del secolo diciottesimo, attribuita a Antonio Asprucci.

Antico Gallinaro seicentesco, già citato nella guida di Jacopo Manilli (1650), la Fortezzuola è adibita nell’Ottocento a sede di uffici amministrativi e, dopo l’acquisizione della Villa da parte del Comune e la sua conseguente apertura al pubblico, all’inizio del Novecento, ospita ancora uffici, e rimesse, fino al 1919, quando viene abbandonata, a seguito dei danneggiamenti subiti a causa di un incendio.

Nel 1927 l’edificio è concesso in uso allo scultore Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959 ), il quale, sistemandolo e decorandolo a proprie spese, si impegna a donare alla città le sue opere, primo nucleo dell’attuale museo.

Aiutante a soli dieci anni di Luca Gerosa, a undici iscritto all’Accademia Albertina di Torino, allievo di Enrico Gamba e di Odoardo Tabacchi, lo scultore intraprende precocemente un’attività artistica che sarà lunga e prestigiosa; presente a importanti esposizioni nazionali e internazionali, a Torino, Milano, Parigi, Venezia, Londra, Berlino, Monaco, Dresda, Roma, Bruxelles, Pietroburgo, riceve riconoscimenti ufficiali e si afferma negli ambienti dell’alta aristocrazia italiana  e straniera.

Abile modellatore della materia, lavora con passione  a monumentali opere celebrative, come a ritratti di piccole dimensioni; sensibile musicista, compone Miranda, La Sposa di Corinto, Enrico di Mirval, Medea, Impressioni, Sacra Terra.

Il Museo Canonica, inaugurato nel 1961, conserva studi, bozzetti, modelli, originali e repliche; il percorso espositivo, organizzato in sette sale al piano terreno, offre una completa immagine dell’evoluzione creativa dell’artista e una esaustiva informazione sulle tecniche della scultura.
Al piano terreno è anche lo studio, con il Bozzetto del Monumento a Giovanni Paisiello, utilizzato per l’ultima opera, realizzata a Taranto poco prima della sua morte. Al primo piano è visitabile l’appartamento, aperto al pubblico dal 1988, dopo la morte della moglie Maria Assunta Riggio; arredi di pregio, oggetti d’arte, un’interessante raccolta di dipinti, sorattutto dell’ottocento piemontese, in particolare Enrico Gamba, Giovan Battista Quadrone, Antonio Fontanesi, Vittorio Cavalleri, avvicinano al mondo privato di Pietro Canonica.

La Fortezzuola, insolita architettura nel parco di Villa Borghese, è un significativo esempio di casa-museo, raccolta omogenea di opere e insieme custodia di affetti, memorie, emozioni.