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Torre Fiscale Fiscale.jpg (59254 byte)

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Dove si trova

Circa all'8 km di via Appia Nuova.

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Nel 1073 in una seduta tempestosa, nella quale non si tenne conto delle norme del decreto sulle elezioni pontificie, ma delle simpatie del popolo, fu eletto Papa il capo dei riformatori, Ildebrando, che assunse il nome di Gregorio VII. Piccolo, e forse di aspetto non gradevole, ma dotato di un'indole ardente. Fin dai primi anni di pontificato, Gregorio elaborò piani di guerra contro i Normanni, che non rispettavano i diritti di Pietro in Italia centrale, e contro il re di Francia, Filippo I, che impediva i pellegrinaggi a Roma. Rimane nella storia la grande battaglia che condusse contro l'Imperatore Enrico IV.

La torre, di cui trattiamo, Tor Fiscale, testimonia uno dei tanti episodi accaduti tra Gregorio VII e l'Imperatore.

Nel medioevo il luogo era chiamato "Arco di Travertino" e segnava anche il punto in cui l'acquedotto Claudio scavalcava la via Latina. L'alta Tor Fiscale si trova a poco più di 1000 m. sulla sinistra del km 8 dell'Appia Nuova. La torre, data la sua vicinanza con Roma, ebbe una certa importanza strategica.

Nel 1083, le truppe di Enrico IV riuscirono a conquistare la basilica di San Pietro. Nel marzo del 1084 furono aperte ad Enrico le porte della città. I cardinali furono obbligati a deporre Gregorio VII perchè Enrico si appellò all'irregolarità di elezione. Viberto di Ravenna fu eletto papa con il nome di Clemente III ed incoronò Enrico IV imperatore mentre Gregorio VII, chiuso dentro Castel S. Angelo, era assediato dalle truppe tedesche. Nello stesso anno Roberto il Guiscardo, venuto in aiuto di Gregorio, fece accampare nella torre le sue truppe. Dopo mesi di delusioni, Gregorio, quasi dimenticato, morì a Salerno il 25 maggio del 1085.

Tor Fiscale, nei secoli che seguirono, si chiamò in vari modi, prendendo per lo più il nome dai proprietari che via via vi si succedevano.

Nell'anno 1363 è chiamata "Turris Iohannis" a testimonianza del suo possesso da parte della Basilica di S. Giovanni in Laterano. Il nome Tor Fiscale che compare nel secolo XVII, è dovuto ad un certo Monsignor Filippo Foppi "fiscale" (tesoriere) pontificio, che verso il 1650 aveva delle vigne nei pressi. La torre, alta circa 30 metri è quadrata e costruita con blocchetti di tufo, inframmezzati da alcuni filari di mattoni. E' fornita di finestre rettangolari. alcune delle quali conservano ancora stipiti marmorei. L'interno presenta tracce delle volte che coprivano i piani principali. La torre era circondata da un antemurale, in blocchetti di tufo e mattoni, ora non più visibile; se ne potevano scorgere alcuni tratti, nel lato settentrionale, alla fine degli anni quaranta. La costruzione della torre, in base alla tecnica costruttiva, dovrebbe risalire al XIII secolo, ma non si esclude che le prime fortificazioni siano sorte precedentemente.

La disposizione degli acquedotti dell'Acqua Claudia e Marcia, che all'altezza di Tor Fiscale si incrociano due volte, suggerì sin dai primi anni del medioevo, di sfruttare le massicce murature delle antiche arcate, come pareti di un fortilizio naturale. Il sistema difensivo del "campo" fu accresciuto in seguito con l'erezione della Torre Fiscale e probabilmente di altre torri ora scomparse.