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Torre della Moletta

M

Circo Massimo

Dove si trova

P.zza di Porta Capena

BUS

3  75  80  81  118  160  271  628  673  715

 

 

Durante il Medioevo il Circo Massimo cadde in rovina ricoprendosi di vigne e di orti. Per molto tempo poi la zona rimase di proprietà della famiglia Frangipane, ricoperta di casupole di modesta condizione abbattute solo nel 1932-35. Di queste case l'unica sopravvissuta è la piccola torre detta turris in capite circi o della Moletta. Nel 1223, secondo la tradizione, in questa torre la vedova di Graziano Frangipane, Iacopa dei Normanni o dei Settesoli, terziaria francescana, ospitò san Francesco d'Assisi, al quale era legata da devota amicizia. Sappiamo che San Francesco era solito chiamarla "frate Iacoba" per la virilità del suo carattere e lei era solita inviare al Santo dei mostaccioli. La torre è nota con la denominazione di "Torre della Moletta" in quanto un tempo essa si trovava nelle vicinanze di un mulino attivato dalle acque del Fosso di San Giovanni (o Acqua Mariana), che Callisto II (1122) deviò dall'Aniene, facendolo entrare in Roma attraverso Porta Metronia; da Porta Metronia l'acqua attraversava i giardini di S. Sisto Vecchio, la Valle delle Camene (l'avvallamento tra Celio e Aventino, ove oggi corre l'attuale via delle Terme di Caracalla) e il Circo Massimo per poi gettarsi nel Tevere all'altezza della Cloaca Massima.
La torre è a pianta quadrata e presenta uno sporto, coronato da una merlatura parzialmente tamponata, poggiante su archetti ciechi impostati su beccatelli, e coperto da tetto a quattro falde. La sua muratura è in tufelli con inclusioni di schegge di calcare, selce e ricorsi irregolari di mattoni. La Torre della Moletta non doveva comunque essere in una posizione così isolata come oggi la vediamo, bensì doveva far parte del sistema di fortificazioni dei Frangipane sul Palatino, oggi del tutto scomparso.