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Torre Mellini

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Dove si trova

Via di Tor Millina

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130  186  190  492  571  628  810  916

 

 

L'antica famiglia dei Millini ebbe tra i suoi membri vari conservatori di Roma, avvocati concistoriali, vescovi e cardinali. Durante il sec. XV i Millini, che ebbero un villa a Monte Mario e poi un palazzo al Corso (Palazzo Cesi a S. Marcello), possedevano numerose case sui due lati dell'attuale Via di S. Maria dell'Anima, chiamata Via Millina. L'attuale Palazzo Millini fu costruito, sotto il pontificato di Sisto IV, da Pietro Millini, che restaurò l'antica torre gentilizia (forse del sec. XIII). L'edificio ebbe una disposizione ad angolo retto, tipica dei palazzi includenti una torre più antica, con facciate su Via di S. Maria dell'Anima e su Via di Tor Millina.
La torre, a quattro piani, ha sul lato settentrionale una finestra per piano; la zona basamentale era originariamente cieca. La torre termina con un ballatoio aggettante sostenuto da beccatelli a doppia mensola, con caditoie, coronamento di merli ghibellini a pinne curvilinee e copertura a tetto. In alto, con caratteri in terracotta, si legge il nome: Millina. I corpi di fabbrica ai lati della torre avevano due piani con due finestre. In quello verso Via di Tor Millina si apriva un portale, ancora esistente.
Mario Millini, figlio di Pietro, in occasione delle sue nozze con Ginevra Cybo nipote di Innocenzo VIII, avvenute nel 1491, fece decorare esternamente la torre e il palazzo con pitture a monocromo sottolineate da graffiti. Sugli edifici ricorrevano divinità marine, nudi femminili, cavalli marini, cornucopie, bucrani, mascheroni e (su Via dell'Anima), un grande stemma di Sisto IV a colori. La torre era decorata con stemmi, candelabri, girali e motivi ornamentali. Sembra che i merli portassero, alternati, gli stemmi Millini e Cybo. Ora sono leggibili, sui due lati, resti del fregio con cornucopie e bucrani; una metà dell'arme papale si vede appena.