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Rione XVIII  Castro Pretorio

 

 

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Dove Dormire

 

Il rione deve il suo nome a una caserma. Questa differisce da tutte le caserme esistenti, semplicemente per essere la più antica in assoluto. Il Castro Pretorio, la caserma del corpo speciale dei pretoriani, sfiora infatti i duemila anni d’esistenza.La caserma venne costruita nel 23 d.C. per volontà di Tiberio, il quale fece costruire a Roma degli alloggiamenti per accasermare le corti pretoriane, che prima di allora, senza una loro sede, erano disperse in vari quartieri. Nel medioevo l’abbandono di questa parte della città dovuto soprattutto al taglio degli acquedotti effettuato al tempo delle guerre gotiche ed il calo demografico resero deserta la zona, salvo piccole isole attorno alle chiese principali, quali S. Maria Maggiore, S. Pudenziana e S. Prassede. Dal Cinquecento fino all’avvento della ferrovia la zona venne caratterizzata dalla presenza di vaste, ricche ville. Se la maggior parte di queste vennero sacrificate alle esigenze della nuova capitale, quelle del rione Castro Pretorio lo furono invece al progresso. A Castro Pretorio si insediarono nel Seicento i gesuiti, reduci dalle missioni asiatiche, donde il nome di Macao conferito sia al Castro che alla zona limitrofa, rimasto in uso fino all’ultimo dopoguerra. Nella seconda metà dell’Ottocento il Castro tornò ad essere tale tornando ad ospitare soldati, dell’esercito pontificio, dapprima, poi di quello italiano.
Nella suddivisione Augustea, l’area di questo rione era inclusa nella VI regione, Alta Semita, ed in parte minore nella VI, Esquilino.
Dal rione I, Monti, il più vasto soprattutto perché il meno popolato, si ottennero nel 1921 altri tre rioni, Celio, Esquilino e Castro Pretorio. Se i primi mantenevano l’antica tradizione orografica, quest’ultimo trovò, in un monumento di secondaria importanza rispetto ad altri, simbolo e toponomastica. Forse sarebbe stato più opportuno dedicare il rione alle vaste ed importanti Terme di Diocleziano, che tanto caratterizzano buana parte degli oltre cento ettari di territorio, o premiare il vero centro propulsore dello stesso, ancorché moderno, la stazione Termini, polo d’attrazione della città. Altrettanto importanti sono le parti superstiti dell’aggere serviano, una delle documentazioni più antiche di Roma, che è pur sempre la più antica capitale d’Europa.