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Andar per mosaici (3 ore)

 

Le prime chiese cristiane di Roma erano decorate con mosaici policromi, ad imitazione della sala delle udienze dei palazzi imperiali. I mosaici venivano realizzati accostando pezzi di marmo, pietre colorate e frammenti di vetro. Per creare lo sfondo dorato, si inseriva una sottile lamina d'oro tra due pezzetti di vetro che venivano poi scaldati e quindi fusi insieme. Colori e soggetti trattati intendevano offrire ai fedeli un sereno ritratto della corte celeste. L'itinerario comprende alcune delle chiese decorate con i più bei mosaici.

San Giovanni

Sia parte da piazza di Porta San Giovanni, dove si può ammirare il mosaico molto restaurato, un tempo nella sala dei banchetti di Leone III (papa dal 795 al 816) 1. che raffigura Cristo tra gli apostoli. A sinistra ci sono Papa Silvestro e l'imperatore Costantino, a destra papa Leone e Carlo Magno prima della sua incoronazione.

All'interno della chiesa di San Giovanni in Laterano 2 il mosaico absidale del XIII secolo raffigura Cristo, apparso miracolosamente durante la consacrazione della chiesa. Le piccole figure dei frati francescani ritratti nei pannelli accanto alla finestra sono gli artisti Jacopo Torriti (a sinistra) e Jacopo da Camerino (a destra).

Uscite dalla porta a destra vicina al bellissimo organo del XVI secolo e dirigetevi verso il battistero ottagonale di San Giovanni 3, dove la cappella della Santa Rufina ha un mosaico absidale nei toni verde, azzurro ed oro, che risale al V secolo. Nella vicina cappella di S. Venanzio, ci sono mosaici dorati del VII secolo, da cui traspare la forte influenza esercitata dalla chiesa d'Oriente in quel periodo.

 

Da Santo Stefano Rotondo a San Clemente

Lasciate la piazza per la stretta strada che porta alla chiesa di S. Stefano Rotondo 4. Una delle cappelle contiene un mosaico bizantino del VII secolo che raffigura due martiri sepolti qui.

Più avanti, in piazza della Navicella, c'è la chiesa di S. Maria in Domnica 5 che accoglie i mosaici commissionati da papa Pasquale I, rappresentato in ginocchio davanti alla Vergine, che nel IX secolo diede nuovo impulso alla produzione di mosaici a Roma.

Lasciando la chiesa, guardate la facciata di S. Tommaso in Formis 6, che ha un mosaico del XIII secolo raffigurante Cristo con a fianco due schiavi liberati, uno bianco ed uno nero.

Proseguite percorrendo la ripida strada in salita, superate l'abside dei SS. Quattro Coronati 7 e raggiungete la chiesa di S. Clemente 8. Nel mosaico absidale del XII secolo, la croce spicca su un fondo di foglie di acanto. Anche San Clemente ha un mosaico pavimentale del 1100, opera dei Cosmati.

 

Il Colle Oppio

Superata la vecchia entrata della chiesa, attraversate via Labicana e salite fino al piccolo parco di Colle Oppio 9, da cui si gode una bella vista del Colosseo e che comprende le rovine della Domus Aurea di Nerone 10 e le terme di Traiano 11. Attraversato il parco si incontra la chiesa di S. Martino ai Monti 12, nella cui cripta c'è un ritratto musivo del VI secolo di papa Silvetro, e quella di Santa Prassede 13; qui la cappella di San Zeno contiene i più importanti mosaici bizantini di Roma, ispirati a quelli favolosi di Ravenna. Papa Pasquale la fece costruire come mausoleo della madre Teodora. Anche l'abside e l'arco trionfale della chiesa hanno delle belle decorazioni musive.

Quando siete in Santa Maria Maggiore 14, avvicinatevi alla colonna al centro della piazza di fronte alla chiesa, per ammirare i mosaici della facciata del XIV secolo, di Filippo Rusuti.

All'interno i mosaici della navata, del V secolo, illustrano scene del Vecchio Testamento, mentre l'arco trionfale ha scene della natività. Nell'abside c'è un'incoronazione della Vergine di Jacopo Torriti (1295).

Lasciando Santa Maria Maggiore, superate l'obelisco 15 nella piazza e scendete in via Urbana e a Santa Pudenziana 16. Le figure del mosaico, uno dei più vecchi di Roma (390 d.C.), sono notevoli per il loro realismo. Le due donne incoronate sono Santa Prassede e Santa Pudenziana. Lasciando la chiesa si può tornare a Santa Maria Maggiore o percorrere via Urbana fino alla metropolitana di via Cavour.

Note informative

Punto di partenza: piazza di Porta San Giovanni

Lunghezza: 3,5 Km.

Come arrivarci: la stazione della metropolitana più vicina è San Giovanni, sulla linea A; in piazzale Appio, appena fuori Porta San Giovanni. Gli autobus 81, 85, 87 e i tram 13 e 30b fermano davanti a San Giovanni in Laterano.

Momento consigliato: meglio la mattina, per ammirare i mosaici con la luce migliore.

Soste: i bar e i ristoranti di piazza del Colosseo sono frequentati da artisti, che amano ritrarre il Colosseo sui tovaglioli di carta. Nel parco del Colle Oppio c'è un piccolo chiosco per il caffè, con i tavolini. Intorno a Santa Maria Maggiore ci sono diversi bar, alcuni dei quali hanno i tavolini all'aperto.