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Museo Astronomico e Copernicano

 

Viale Marco Mellini, 84

Tel. 06.35533290

Bibliotca tel. 06.35533292

 

Annesso all'Osservatorio Astronomico di Monte Mario, all'interno di un'antica villa, si trova dal 1935 il piccolo ma affascinante Museo Astronomico Copernicano, una preziosa raccolta di strumenti scientifici di vari epoche relativi allo studio degli astri, chiusa al pubblico nel 2000 per lavori di ristrutturazione e purtroppo non ancora riaperta. Fortunatamente sembra al momento rientrata l'ipotesi di un suo trasferimento nella sede dell'Osservatorio Astronomico di Monte Porzio. Il museo, nato dall'impegno di Arturo Wolynski, studioso polacco che nel 1882 donò allo Stato italiano la sua collezione di cimeli copernicani, nel 1984 subì un grave furto, che si concluse però con il recupero di quasi tutto il materiale trafugato.

Attualmente vi sono conservati telescopi, cannocchiali, lenti ed altri apparecchi utilizzati per aumentare le capacità visive, nonchè i meccanismi destinati alla misura degli angoli e gli strumenti, usati nei secoli, per misurare il tempo, dalle clessidre alle meridiane fino ai più moderni orologi. I primi orologi portatili risalgono al XV secolo, anche se, quanto a precisione, non brillavano proprio, dal momento che non disponevano ancora di un adeguato organo regolatore, realizzato solo a partire dagli ultimi decenni del seicento. Interessante è anche la raccolta di astrolabi, quegli strumenti che indicano la posizione degli astri rispetto alla terra. Uno dei capitoli storici più tristi ed emblematici del contrasto fra la chiesa ed il progresso scientifico è ricordato nel museo dei decreti dell'Inquisizione che colpirono le opere di Copernico (del quale è conservata la prima edizione del De revolutionibus orbium coelestium) e di Galilei che, com'è noto, aveva abbracciato la teoria copernicana. Contestando il sistema tolemaico e negando che la terra si trovi immobile al centro dell'universo, essa metteva in discussione le stesse basi teoriche della tradizione cattolica, che riteneva il geocentrismo in armonia con le Sacre Scritture. L'eresia fu quindi considerata intollerabile e Galileo si trovò, dopo una strenua battaglia conclusasi con una condanna, in ginocchio di fronte ai giudici del Santo Uffizio ad abiurare la tesi eliocentrica.

Il museo dispone di una ricca biblioteca, consultabile previo accordo che comprende testi dal 1499 al 1830, inserita nel servizio bibliotecario nazionale (www.sbn.it)