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Museo delle Arti e Tradizioni Popolari

 

Piazza G. Marconi, 8

Tel. 065910709

M Eur Fermi    BUS 30 Express, 170, 714, 791, 671

 

 

 

 

Il Museo č nato dalla Mostra di Etnografia Italiana, tenuta a Roma nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell'Unitā d'Italia. La Mostra fu coordinata dall'etnologo Lamberto Loria, che nel 1906 aveva giā fondato il Museo Etnografico di Firenze.

Dopo aver compiuto numerose spedizioni di studio in paesi extraeuropei, Loria si rese conto, durante un breve soggiorno nel Sannio, che era necessario compiere ricerche etnografiche anche nell'Italia degli inizi del Novecento. Occorreva infatti documentare quella cultura agro-pastorale che all'epoca stava subendo grandi trasformazioni, a causa della progressiva industrializzazione e della conseguente emigrazione dai centri rurali.

Loria raccolse oltre trentamila oggetti per la Mostra del 1911, con l'aiuto di collaboratori, insegnanti e studiosi locali, che si attivarono nelle varie regioni. A esposizione conclusa, venne proposta l'istituzione di un museo nazionale, ma la morte dello stesso Loria, avvenuta nel 1913, e l'avvento della prima guerra mondiale ritardarono la realizzazione del progetto.

Quando fu emanato il decreto istitutivo, nel 1923, subentrō il problema della mancanza di una sede adeguata. Le raccolte di oggetti, chiuse in casse, furono depositate durante quegli anni negli scantinati di vari musei, e approdarono infine a Villa d'Este a Tivoli.
Soltanto nel 1956 l'intera collezione fu trasferita nel palazzo dell'EUR che oggi ospita il Museo. Il 20 aprile 1956 il Museo venne dunque inaugurato nell'attuale edificio, progettato da Castellazzi, Morresi e Vitellozzi. Sulla testata esterna č incastonato un grande mosaico policromo "Le corporazioni" (opera di Enrico Prampolini, 1941); le pareti del Salone d'Onore sono arricchite da affreschi realizzati da diversi artisti (Varagnolo, Colao, Bertoletti, Cavalli, Cascella, Guberti, Amato, Barillā ed altri), che rappresentano scene di vita familiare, marinara e contadina, feste, giochi e cerimonie.

Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari č l'unico museo statale in Italia con competenze specifiche nel campo delle materie demoetnoantropologiche, la sua finalitā č la documentazione delle tradizioni popolari di tutte le regioni italiane, conserva infatti oltre centomila documenti relativi alla cultura del mondo popolare: una raccolta unica nel suo genere ed oggi irripetibile. Gran parte degli oggetti risale al periodo compreso tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, ma alcuni manufatti lignei risalgono anche al Settecento o alla prima metā dell'Ottocento.

L'esposizione museale č attualmente divisa in undici sale, ciascuna dedicata a un particolare aspetto della cultura popolare: sistemi di trasporto, lavoro contadino. lavoro dei pastori, caccia e marinerie, segni dei mestieri, abitazione e spazio domestico, ritualitā e vita familiare, ritualitā e feste dell'anno, strumenti musicali, spettacoli e giochi di piazza, teatro di figura, abbigliamento popolare e oreficeria.

Tutto il materiale documentario del Museo č attualmente fruibile al pubblico mediante numerosi servizi: i depositi degli oggetti, l'archivio storico che conserva i documenti relativi alle collezioni del 1911, l'archivio storico fotografico e la fototeca per il materiale raccolto rispettivamente prima e dopo il 1956, la nastroteca per i documenti sonori, l'archivio di antropologia visiva per i materiali videocinematografici e multimediali, l'ufficio catalogazione, la biblioteca, il laboratorio di restauro, il laboratorio fotografico e il laboratorio audiovisivo.