ROMA SPQR

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NUMERIANO

 

 

 

 

Era il figlio minore dell'imperatore Caro e fu dal padre nominato cesare e "principe della gioventù" insieme al fratello maggiore Carino. Le fonti storiche ne descrivono gli interessi di natura letteraria: il suo talento oratorio ed i discorsi scritti gli guadagnarono una notevole ammirazione.

Partecipò con il padre alla spedizione contro i Persiani, mentre al fratello Carino era affidata la parte occidentale dell'impero: dopo la vittoria e la conquista della capitale nemica Ctesifonte fu acclamato imperatore dall'esercito insieme al padre. Ancora durante la spedizione Caro morì e Numeriano gli succedette sul trono come collega del fratello.

Abbandonò forse i territori conquistati per far ritorno nella capitale, ma venne ucciso dal suocero e prefetto del pretorio Arrio Apro, che sperava di succedergli sul trono imperiale. Secondo alcuni resoconti storici, essendosi ammalato agli occhi, il suocero gli consigliò di viaggiare in una lettiga chiusa e approfittò del fatto che non potesse apparire alla presenza dei soldati per assassinarlo. Scoperto il cadavere, l'esercito proclamò tuttavia imperatore Diocle che cambiò il suo nome nel più "latino" Diocleziano e mise immediatamente a morte Apro. Carino, rimasto a Roma concesse onori divini al fratello assassinato e fu quindi ucciso dal proprio esercito mentre combatteva contro Diocle.