ROMA SPQR

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S. Atanasio dei Greci La chiesa

Dove si trova

Via del Babuino 149

0636001260

Entra nella chiesa

M

Spagna - Flaminio

BUS

117  119

 

Questa bella chiesa di via del Babuino costituisce un centro cultura­le, oltreché spirituale, di grande importanza, per essere sorta, insieme al vicino collegio, come centro per i Greci di rito orientale ma di ob­bedienza romana, per volontà di papa Gregorio XIII Boncompagni. Una volta fondato il collegio nel 1576, si passò rapidamente alla costruzione della chiesa, iniziata nel 1580 e completata nel 1583, su progetto originariamente attribuito a Martino Longhi il Vecchio, ma più recentemente a Giacomo Della Porta, il cui nome ricorre in tutte le principali opere della Roma della Controriforma. La facciata della chiesa, in laterizio, è a due ordini e a timpano, arretrata dal filo stradale e su una breve gradinata, con ai lati, leg­germente arretrati, i due campanili, una soluzione che presenta no­tevoli somiglianze con la facciata di Trinità dei Monti. L’interno della chiesa appare notevolmente diverso rispetto alle altre dello stesso periodo, a causa del suo essere destinato alle cele­brazioni di rito greco: è formato da un’unica breve navata, con due grandi cappelle laterali, seguita da un transetto che termina con due absidi semicircolari e dall’abside principale, con una soluzione co­siddetta “a. tricora” assai rara per Roma; la navata è coperta da una volta a botte. Nell’abside destra è un affresco con l’Assunzione di Maria attri­buito al Cavalier d’Arpino, così come la Crocifissione in quella si­nistra. L’abside principale, con l’intero presbiterio, è separata dal resto della chiesa da una iconostasi ottocentesca, con icone dipinte. Uscendo dalla chiesa, sulla sinistra in angolo con via dei Greci, collegato alla chiesa da un cavalcavia, il palazzo del Collegio Gre­co, ricostruito nel 1769. A sinistra e a destra della chiesa due edifici assai caratteristici dell’Ottocento: a sinistra lo studio Tadolini, dove lavorò l’omonima dinastia di scultori, a destra l’arazzeria Eroli.